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Servizio civile universale

Pubblicato sul sito del Dipartimento delle Politiche Giovanili e del Servizio Civile Universale il Bando per la selezione di n° 52.236 operatori volontari da impiegare in progetti di Servizio Civile Universale in Italia e all'estero.

Alla nostra Associazione Pro loco, sono stati assegnati n°2 (due) posti di operatore volontario.

Il termine di presentazione delle domande è ore 14,00 del 15 febbraio 2024.

 

 

Per presentare la domanda di partecipazione cliccare qui.

Progetti Servizio Civile UNPLI LAZIO:

 

 

IL SERVIZIO CIVILE

 

Il servizio civile risale alla storia dell'obiezione di coscienza, la quale risale fin dall'Unità d'Italia in cui principalmente la popolazione del meridione non capiva i motivi per i quali dovessero difendere la Patria con le armi; cosicché iniziarono le prime rivolte e scioperi in cui molti giovani, a partire dalla Grande Guerra (1915-18), iniziarono a ribellarsi per non partire al Servizio Militare di Obbligatorio. Lo Stato inizialmente puniva tutti coloro si ribellassero al Servizio di Leva con il carcere per tutta la durata del Servizio Militare; nel 1972 viene riconosciuto il diritto all'obiezione per motivi morali, religiosi e filosofici e viene istituito il Servizio Civile sostitutivo al Servizio Militare pertanto obbligatorio, cosicché il Servizio Civile dipendeva dal Ministero della Difesa. La legge dopo 11 anni di dibattimento il servizio armato divenne volontario. La legge venne proclamata dal Parlamento il 14 novembre 2000 attraverso la legge 331 "NORMA PER L'ISTITUZIONE DEL SERVIZIO MILITARE PROFESSIONALE"; fissa al 1° gennaio 2007 la data di sospensione del servizio militare obbligatorio che viene poi anticipata al 1° gennaio 20058 (legge 23 agosto 2004 n°226). Nel 2001 il Parlamento Italiano approva la legge 64 che istituisce il Servizio Civile Volontario aperto anche alle donne, messo a disposizione dei giovani dai 18 ai 26 anni.

I volontari servizio civile 2019/20 (Francesca e Elisa)

Una legge pensata in due fasi:

- la prima fase convivono due servizi civili, uno "obbligatorio" per gli obiettori di coscienza ed uno per i "volontari";

- la fase successiva destinata ai soli volontari di entrambi i sessi.

La prima fase è iniziata nel 2001 con l'impiego di 180 donne e 1 uomo presentati da 4 Enti di Terzo Settore e 1 Comune. Nel 2005 con la sospensione della leva obbligatoria, segna di fatto l'inizio della fase successiva di applicazione della legge 64 del 2001 che gestirà solo volontari del Servizio Civile Nazionale. Nel 2002 venne innalzato il limite di età che tuttora è 28 anni. Tuttora il SCN non è più sotto il Ministero della Difesa  bensì è alle dipendenze della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ove c'è un Ufficio Nazionale per il Servizio Civile.

La legge 8 luglio 1998 n°230 art. 8 comma 2 lettera e; affida all'Ufficio della Protezione Civile, forme di ricerca e di sperimentazione di difesa civile non armata e non violenta. Nel 2004 venne eletto un Comitato di consulenza per la difesa civile non armata e non violenta costituita da 16 membri, attualmente 11. E' possibile effettuare anche il Servizio Civile all'estero valorizzando le attività già attuate e che riguardano specifiche aree tematiche con la collaborazione del Servizio Militare per garantire la sicurezza. Il Comitato ha attuato un Regolamento. Nel 2018 il SCN ovvero il Servizio Civile Nazionale non si chiamerà più così,  bensì SCU ovvero Servizio Civile Universale.

 

I volontari e il Presidente della Pro Loco

Finalità

La legge 64/01, con cui è stato istituito il Servizio Civile Nazionale prevede all’art.1 il raggiungimento delle seguenti finalità:

- concorrere, in alternativa al servizio militare obbligatorio, alla difesa della Patria con mezzi ed attività non militari;

- favorire la realizzazione dei principi costituzionali di solidarietà    sociale;

- promuovere la solidarietà e la cooperazione, a livello nazionale ed internazionale, con particolare riguardo alla tutela dei diritti sociali, ai servizi alla persona ed alla educazione alla pace fra i popoli;

- partecipare alla salvaguardia e tutela del patrimonio della Nazione, con particolare riguardo ai settori ambientale, storico-artistico, culturale e della protezione civile;

- contribuire alla formazione civica, sociale, culturale e professionale dei giovani mediante attività svolte anche in enti ed amministrazioni operanti all'estero.

Il SCN è un sistema che prevede la partecipazione di vari attori e l’organizzazione di alcune fasi.

Gli attori sono:

- lo Stato

- gli Enti

- i volontari

Le fasi:

- il bando per i progetti

- la presentazione dei progetti

- la valutazione e graduatoria

- l’approvazione dei progetti finanziabili

- il bando per la selezione dei volontari

 

Nella nostra PRO LOCO sono stati selezionati due operatori volontari, operanti in due progetti per la rivalutazione del territorio, della sua storia e delle sue tradizioni, affinchè i giovani possano riscoprire la bellezza del nostro paese e vivere l’esperienza unica del servizio civile, con la collaborazione della nostra associazione e l’amministrazione Comunale.

 

I volontari insieme al sindaco di Belmonte

IL PROGETTO "I BENI CULTURALI MATERIALIE IMMATERIALI NELL'IDENTITA' DEL LAZIO FASE 2  anno 2017"

 

L'obiettivo dl progetto mira alla conoscenza, valorizzazione e promozione dei beni culturali materiali e immateriali presenti sul territorio dei comuni aderenti al progetto, nello specifico nel comune di Belmonte in Sabina, portando la fascia giovane della popolazione locale alla riappropriazione della memoria storica collettiva e alla riscoperta dei luoghi medianti la rilettura del territorio, in modo che diventino mediatori di conoscenza verso un pubblico ampio.

Gli obiettivi sono;

1. Destagionalizzazione delle manifestazioni

2. Promozione/realizzazione di viste guidate

Il progetto viene diviso in fasi, che l'operatore volontario deve rispettare attraverso ricerche, studio del territorio, collaborazione con i partner del progetto e rapporti con la stampa collaborante al progetto.

 

Progetto "Storie e tradizioni nelle terre dei romani" fase 2 anno 2017

Il progetto si basa sull'attuazione di tre direttrici operative:

Il presente progetto “STORIE E TRADIZIONI NELLE TERRE DEI ROMANI” vuole dare un segnale riguardo alla possibilità di coordinamento tra le varie associazioni operative sul territorio e tra queste e gli enti locali e le comunità locali; con il presente progetto si intende sensibilizzare i cittadini e, per le loro competenze, la Regione e le Soprintendenze di riferimento sull’urgenza di operare in sinergia cogliendo l’occasione fornita dalle Pro Loco e dall’Unpli che, tra i compiti istituzionali hanno tale funzione, peraltro chiaramente riconosciuta anche dall’art. 15 della legge regionale 6 agosto 2007 n 3, “Organizzazione del sistema turistico laziale”.

Tale azione potrebbe sviluppare sensibilità più motivate, specie nei giovani, e innescare un processo virtuoso di coinvolgimento popolare i cui sviluppi non potranno che essere positivi e duraturi.

I volontari insieme al sindaco di Belmonte e al Presidente della Pro Loco

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