Turchetto

La Sagra del Turchetto non è solo una festa, ma un vero e proprio progetto di valorizzazione del territorio. Tra i suoi obiettivi principali vi sono il mantenimento delle tradizioni enogastronomiche e folkloristiche tipiche della Sabina e la promozione di Belmonte in Sabina come meta turistica e culturale. Grazie alla sua posizione strategica lungo i cammini di fede, come la Via Francigena di San Francesco e il Cammino di San Benedetto, il paese accoglie ogni anno numerosi pellegrini e visitatori, offrendo loro un’esperienza indimenticabile.
La manifestazione coinvolge l’intera comunità belmontese, che si mobilita con entusiasmo e dedizione per garantire il successo dell’evento. Giovani e anziani collaborano fianco a fianco, mettendo a disposizione le proprie competenze e passioni per creare un’atmosfera accogliente e autentica. La sagra è un momento di condivisione e di orgoglio per un paese che custodisce gelosamente le proprie radici.

La Sagra del Turchetto offre un programma variegato che spazia tra cultura, folklore e gastronomia. Durante i giorni di festa, è possibile gustare specialità culinarie tipiche della Sabina e immergersi nel folklore locale. Tra le attrazioni principali vi sono le pizze cotte al forno a legna dal maestro pizzaiolo Enrico Brigotti e gli stand gastronomici che propongono piatti tradizionali preparati con ingredienti locali.
Non mancano momenti di intrattenimento con spettacoli musicali che animano le serate. La piazza principale del paese si trasforma in un palcoscenico a cielo aperto. Nei giorni precedenti la sagra, le donne del paese si dedicano alla preparazione del Turchetto, il dolce simbolo della festa, cotto in forni a legna e confezionato in graziose ceste.

Il Turchetto non è solo un dolce, ma un simbolo di pace e resistenza che affonda le sue radici nella storia di Belmonte in Sabina. La sua origine risale a più di quattro secoli fa, quando il territorio era minacciato dalle incursioni delle orde turche guidate dal temibile pirata Khaur ad-Din, noto come Barbarossa. Nel 1533, i giannizzeri, soldati dell’esercito ottomano, raggiunsero le falde dell’Ara du Murnu, minacciando Belmonte e i suoi abitanti.
Mentre gli uomini del paese si preparavano a difendersi, le donne belmontesi decisero di agire con astuzia. Prepararono un dolce a base di farina di grano, tritato di nocchie e uova fresche, ma invece di dare la tradizionale forma di gnocco, lo modellarono a losanga, richiamando la forma delle lance e delle scimitarre turche. Offrirono il dolce ai soldati come gesto di pace, gridando “Turchetto! Turchetto!” e accompagnando l’offerta con una gestualità tipicamente sabina.
La strategia funzionò: i giannizzeri accettarono il dono e risparmiarono il paese. Da allora, il Turchetto è diventato un simbolo di pace e resistenza, nonché dolce tipico della festa del patrono (S.S. Croce). La sua preparazione, ancora oggi affidata alle donne del paese, è un rito che si tramanda di generazione in generazione, mantenendo viva la memoria di un evento che ha segnato la storia di Belmonte.

La Sagra del Turchetto cresce di anno in anno: il prezioso sostegno della Regione Lazio, dell'amministrazione comunale e dell'Unpli hanno contribuito al miglioramento delle strutture ricettive e hanno aumento le capacità di attrarre un pubblico sempre più vasto. L’evento rappresenta un’opportunità per scoprire le bellezze della Sabina, un territorio ricco di storia, arte e natura, e per vivere un’esperienza autentica a contatto con una comunità accogliente e orgogliosa delle proprie tradizioni.
La sagra è anche un’occasione per riflettere sul valore delle aree interne e sulla loro capacità di attrarre turismo e sviluppo. Attraverso iniziative come questa, Belmonte in Sabina dimostra che è possibile coniugare tradizione e innovazione, creando un modello di sviluppo sostenibile che valorizza le risorse locali e promuove la cultura del territorio.

La Sagra del Turchetto è molto più di una festa: è un viaggio nel cuore della Sabina, tra sapori antichi, storie affascinanti e tradizioni che resistono al passare del tempo. Per chi vuole scoprire l’autenticità di un territorio ricco di storia e cultura, questo evento rappresenta un’occasione imperdibile. Un appuntamento da non perdere per vivere un’esperienza unica e indimenticabile.