
Servizio Civile Universale rappresenta un’esperienza unica di impegno civile, educazione alla pace e promozione dei valori fondativi della Repubblica italiana, offrendo ai giovani un’opportunità concreta per contribuire al bene comune e allo sviluppo sostenibile, in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
Origini ed evoluzione del Servizio Civile
Il Servizio Civile nasce nel 1972 come diritto all’obiezione di coscienza al servizio militare, istituito dalla legge n. 772. Inizialmente obbligatorio e alternativo alla leva, era rivolto a chi, per motivi morali, religiosi o filosofici, rifiutava di impugnare le armi. Nel 1989, la Corte Costituzionale parificò la durata del Servizio Civile a quella del servizio militare, aumentando l’adesione da parte di enti locali e organizzazioni del terzo settore.
Con la legge n. 230 del 1998, l’obiezione di coscienza viene riconosciuta come diritto, e nasce l’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile (UNSC), sotto la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Nel 2001, con la legge n. 64, il Servizio Civile diventa volontario e aperto anche alle donne, trasformandosi in un’esperienza di formazione sociale, civica e professionale per i giovani tra i 18 e i 28 anni.
Nel 2005, con la sospensione della leva obbligatoria, il Servizio Civile perde il carattere di alternativa al servizio militare e si consolida come esperienza volontaria. Nel 2017, con il decreto legislativo n. 40, il Servizio Civile diventa “Universale”, con l’obiettivo di renderlo accessibile a tutti i giovani, inclusi gli stranieri regolarmente soggiornanti in Italia.
Finalità e obiettivi
Il Servizio Civile Universale si propone di promuovere la difesa non armata e nonviolenta della Patria, l’educazione alla pace tra i popoli e la valorizzazione dei principi costituzionali. I progetti sono parte di programmi più ampi, allineati agli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, e riguardano ambiti come l’assistenza, la protezione civile, l’ambiente, il patrimonio culturale e la cooperazione internazionale.
Riconoscimenti e innovazioni
L’11 dicembre 2020 è stata istituita la “Giornata Nazionale del Servizio Civile Universale”, celebrata ogni 15 dicembre per riconoscere l’impegno dei giovani volontari. Nel 2021, il Servizio Civile ha compiuto 20 anni dalla sua istituzione su base volontaria, confermandosi come strumento di cittadinanza attiva e inclusione.
Nel 2022, il Servizio Civile ha raggiunto il record di 71.550 posti messi a bando, grazie anche ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Sono stati avviati progetti innovativi come il Servizio Civile Digitale e il Servizio Civile Ambientale, finalizzati a sviluppare competenze digitali e promuovere la sostenibilità.
La riforma del 2017 e il Servizio Civile Universale
La riforma del 2017 ha introdotto il concetto di “universalità”, rendendo il Servizio Civile accessibile a tutti i giovani, senza distinzioni di cittadinanza. Ogni progetto è parte di un programma triennale, con obiettivi strategici e una coerenza complessiva delle attività. La riforma ha anche previsto misure aggiuntive, come la possibilità di svolgere parte del servizio all’estero o di ricevere un tutoraggio per l’inserimento nel mondo del lavoro.
Il ruolo durante la pandemia di Covid-19
Durante l’emergenza sanitaria del 2020, il Servizio Civile ha dimostrato la sua resilienza e adattabilità. Nonostante le difficoltà, molti volontari hanno continuato a operare sul campo, contribuendo alle attività di supporto alle comunità colpite. Il sistema ha saputo reinventarsi, introducendo modalità di lavoro a distanza e rimodulando i progetti per garantire la sicurezza dei volontari.
Nuove prospettive e riconoscimenti
Nel 2023, il Servizio Civile ha raggiunto nuovi traguardi. Con la legge n. 74 del 21 giugno 2023, è stata introdotta una riserva del 15% dei posti nei concorsi pubblici per i volontari che hanno completato il Servizio Civile senza demerito. Questo riconoscimento sottolinea il valore dell’esperienza acquisita dai giovani, che sviluppano competenze trasversali e un forte senso civico.
È stato inoltre adottato il Piano Triennale 2023-2025, che definisce le linee guida per la programmazione del Servizio Civile Universale, con un focus su inclusione, sostenibilità e innovazione. Nel dicembre 2023, è stato firmato un protocollo per l’avvio del Servizio Civile Agricolo (SCAG), volto a promuovere la sovranità alimentare e la tutela dell’ambiente.
Il Servizio Civile Universale rappresenta un’esperienza unica per i giovani, che attraverso il volontariato contribuiscono al bene comune, sviluppano competenze e valori civici, e si preparano per il futuro. Con oltre 50.000 volontari avviati nel 2023 e un numero record di posti a bando, il Servizio Civile si conferma come uno strumento fondamentale per la promozione della cittadinanza attiva e lo sviluppo sostenibile, in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030.
La sua storia, dalle origini come alternativa al servizio militare alla sua attuale configurazione universale, riflette l’evoluzione della società italiana e il crescente riconoscimento del ruolo dei giovani nel costruire un futuro più giusto, solidale e sostenibile.
Per approfondire è possibile consultare il sito del Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale.